Presiones psicológicas contra menores con fines vengativos contra el cónyuge constituyen el delito. Así lo afirmó el Tribunal de casación, indicando que, en tales casos puede ser condenado por el delito previsto por el arte. 572 del Código Penal.La decisión de la sexta sección Penal de la corte (decisión Nº 250/2011) que confirmó una condena por malos tratos infligidos a una madre que había intentado poner a su hijo contra su padre. La mujer ya había sido condenada por los tribunales de mérito y había convertido a la Corte Suprema para argumentar que su comportamiento (que avevanmo describió como "consultores" para explotar a los niños con fines vengativos contra el cónyuge "no se pudo configurar el delito de malos tratos. Los jueces de la Corte desestimó el recurso señalando que todavía no surgió de la investigación «malos tratos habían hecho una pluralidad y continuidad de conducta inadmisible hecho repetidas amenazas, insultos y humillaciones apoyados por mala fe consciente, seguramente una parte integrante el crimen alegado y señaló los devastadores efectos producidos por los llevó a cabo en el crecimiento del menor». Fuente: Estudio Cataldi.http://psicogiuridico.blogspot.com.es/2011/01/cassazione-strumentalizzare-i-figli-per.html
Noticia original:
Cassazione: strumentalizzare i figli per vendicarsi del parner è maltrattamentoLe pressioni psicologiche esercitate nei confronti dei figli minorenni per scopi vendicativi nei confronti del coniuge costituiscono reato. Lo afferma la Corte di Cassazione spiegando che in tali fattispecie si può essere condannati per il reato previsto dall'art. 572 del codice penale.La decisione è della sesta sezione penale della Corte (sentenza n.250/2011) che ha così confermato una condanna per maltrattamenti inflitta ad una mamma che aveva cercato di mettere suo figlio contro il padre. La donna era stata già condannata dai giudici di merito e si era rivolta alla suprema Corte per sostenere che suoi comportamenti (che i consulenti avevanmo descritto come "portati a strumentalizzare i figli per scopi vendicativi nei confronti del coniuge" non potevano configurare il reato di maltrattamenti. I giudici della Corte hanno respinto il ricorso evidenziando che come emerso peraltro dall'istruttoria "i maltrattamenti erano stati realizzati mediante una pluralita' e continuita' di condotte vessatorie fatte di ripetute minacce, ingiurie e umiliazioni sorrette da consapevole malafede, sicuramente integranti il delitto contestato e hanno accertato gli effetti devastanti prodotti da tali condotte sulla crescita del minore". Fonte: Studio Catald
Reunión de los lunes
miércoles, 4 de julio de 2012
Tribunal Supremo: explotar a niños para la venganza de la parner es maltrato
Miércoles, 4 de Julio, 2012
Suscribirse a:
Enviar comentarios (Atom)
No hay comentarios:
Publicar un comentario